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  • Immagine del redattorePasquale Frisenda

F come Fumetto (26): "L'Eternauta", la rivista (1982)

Aggiornamento: 13 set 2023

Brevi segnalazioni su singole storie, albi, libri e serie rigorosamente a fumetti.


"L'Eternauta" - rivista creata e diretta da Alvaro Zerboni (Italia - 1982)


"I fumetti più belli del mondo!" recitava l'occhiello de "L'Eternauta", la rivista delle Edizioni Produzioni Cartoon (l'E.P.C.) nata ufficialmente nel marzo 1982 anche se esiste un numero zero, pubblicato nell'ottobre del 1980 in occasione del Salone Internazionale dei Comics di Lucca (la copertina è quella che apre il post).

Il mensile, voluto da Alvaro Zerboni, fu edito dalle E.P.C. dal n. 1 al n. 59, con la collaborazione redazionale della casa editrice Comic Art di Rinaldo Traini, mentre dal n.60 (uscito nel marzo del 1988), "L'Eternauta" diventò gestito completamente dalla Comic Art, e il direttore responsabile, da allora sino alla chiusura della rivista, fu Oreste del Buono.

Dal n.149 la testata diventa una collana di albi monografici, intitolata "L'Eternauta presenta", che verrà pubblicata fino al n. 200 edito a settembre 2000 quando la Comic Art interruppe ogni attività.

La serie completa è quindi composta di 201 numeri (compreso il numero zero), e QUI potete vedere tutte le copertine.

E' stata di sicuro una delle migliori riviste di fumetti apparse in Italia e ha contribuito a dare una veste adeguata al lavoro di molti sceneggiatori e disegnatori di grande rilievo, sia italiani che internazionali.

La linea editoriale della nuova pubblicazione dimostrò da subito una naturale predilezione per il fumetto sudamericano, in particolare per gli autori argentini, per quelli almeno che hanno rappresentato la punta di diamante della produzione di quella scuola fumettistica, con nomi del calibro di Alberto Breccia, Enrique Breccia, Horacio Altuna, Juan Giménez, Domingo Mandrafina, Carlos Trillo, Arturo Del Castillo, Eduardo Barreiro, Juan Zanotto, Hector Oesterheld, Francisco Solano Lopez e molti altri, ma la rivista pubblica anche autori spagnoli, francesi, italiani e statunitensi, e qui cito almeno Alfonso Font, Vicente Segrelles, José Ortiz, Fernando Fernandez, Miguelanxo Prado, Victor de la Fuente, Ruben Pellejero, Hermann, Enrique Sanchez Abuli, Jordi Bernet, Paolo Eleuteri Serpieri, Jacovitti, Hugo Pratt, Sergio Toppi, Attilio Micheluzzi e Richard Corben.


Già il nome della testata, oltre che risultare estremamente evocativo per i suoi lettori, dà una chiara indicazione dell'orientamento del mensile, citando esplicitamente uno dei più famosi ed apprezzati fumetti argentini di tutti i tempi: "L'Eternauta", appunto, di Héctor Oesterheld e Francisco Solano Lopez.

E' chiaro quindi come la rivista si indirizzi in primo luogo verso un fumetto di taglio sicuramente avventuroso ma non banale, semplice o scontato, e questo senza nessuna supponenza da parte degli autori verso i vari generi trattati, che anzi vengono affrontati e proposti sempre con grande dedizione e passione.

Nelle pagine de "L'Eternauta" saranno infatti presenti tutti i generi possibili immaginabili, ma raccontati in maniera nuova, matura e adulta, sia a livello narrativo che grafico, ospitando sulle sue pagine delle vere e proprie rivoluzioni visive nel mondo del fumetto mondiale.

Molti personaggi tradotti e presentati al pubblico italiano dalla rivista sono poi di assoluto rilievo, e si va da capolavori come "Il Mercenario", di Vicente Segrelles, con tavole di stampo iperrealistico dipinte interamente a olio, al "Perramus" di Juan Sasturain e Alberto Breccia, un cupo viaggio nell'Argentina sotto dittatura, alle drammatiche "Storie di un futuro imperfetto" e "Storie nere" di Alfonso Font, al tanto classico quanto moderno "Corto Maltese" di Hugo Pratt, e poi "Torpedo", il tragicomico gangster inventato da Enrique Sanchez Abuli e Jordi Bernet, lo splendido affresco medioevale de "Le torri di Bois-Maury" di Hermann, l'apocalittico "Dopo il grande splendore", di Carlos Trillo e Horacio Altuna, il misterioso e psichedelico "Collezionista" di Sergio Toppi, l'inquietante e per certi versi profetica fantascienza raccontata in tante immagini e storie da straordinari autori come Richard Corben, Miguelanxo Prado o Juan Giménez, e ancora la straordinaria, pittorica versione data da Fernando Fernandez al "Dracula" di Bram Stoker, la sensuale Druuna immersa nell'angosciante mondo di "Morbus gravis" immaginato da Paolo Eleuteri Serpieri (ma anche le sue meravigliose "Storie del West"), e così via...

In più non si contano le brevi e spesso fulminanti storie realizzate dai tantissimi autori pubblicati.

L'elenco sarebbe davvero lungo, ma il piacere di scoprire (o riscoprire) le meraviglie presenti tra le pagine della rivista lo lascio a voi.

La qualità della stampa era piuttosto buona e "L'Eternauta" è evidentemente una pubblicazione dedicata ad un pubblico esigente e preparato, ma, nonostante questo, in un certo periodo molte tavole di fumetti troppo espliciti (soprattutto dal punto di vista sessuale) vennero censurate, per evitare di dover restringere la vendita della rivista ai soli maggiorenni.

Può così capitare di vedere le tavole di "Druuna" di Serpieri o della serie "Slot-machine" di Altuna, solo per fare due esempi, malamente annerite oppure oscurate dai balloon nei punti "strategici", diciamo così, cosa che però veniva eliminata, per fortuna, in caso di ristampa delle storie in questione in volumi monografici.


L'importanza che questa pubblicazione ha avuto per almeno un paio di generazioni di lettori (e di autori) è stata assoluta e, secondo il mio punto di vista, almeno i primi 60 numeri della serie non dovrebbero mancare nelle librerie dei lettori appassionati di fumetti e ancora meno in quelle di chi i fumetti li fa: gli spunti narrativi e le mille atmosfere presentate sulle pagine de "L'Eternauta" hanno ancora moltissimo da dire e mostrare, oltre che da insegnare. Il grande contributo dato dalla scuola argentina per la maturazione del linguaggio del fumetto a livello globale si può vedere anche in queste trasmissioni televisive: "Mastercomic's" (1993) e "Continuarà - Historietas argentinas" (2011).








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