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  • Immagine del redattorePasquale Frisenda

F come Fumetto (16): "Citizen Caniff" di Claudio Bertieri (1969)

Aggiornamento: 27 feb 2020

Brevi segnalazioni su singole storie, albi, libri e serie rigorosamente a fumetti.

"Citizen Caniff" di Claudio Bertieri (Italia - 1969)


Per una volta quello segnalato non è un volume a fumetti, o non solo, almeno, ma è uno dei saggi più completi e interessanti realizzati su Milton Caniff, curato da Claudio Bertieri (che nel 1965, a Bordighera, fu tra i fondatori del Salone Internazionale dei Comics, poi di Lucca) e a cui hanno collaborato per la ricerca del materiale sia l'editore Fiorenzo Ivaldi che Hugo Pratt.

Milton Arthur Paul Caniff, noto semplicemente come Milton Caniff (1907-1988), è uno dei pilastri della storia del fumetto. Non c'è autore arrivato dopo di lui che non si è confrontato con il suo lavoro (volente o nolente), lavoro da cui poi molti hanno preso ispirazione (e la lista qui sarebbe davvero lunghissima, a cominciare da Frank Robbins, uno dei suoi diretti allievi, oppure gente come Jack Kirby e Frank Miller, e ancora, tanto per capirci, Alberto Breccia, Jean Giraud e lo stesso Pratt, a loro volta diventati poi capisaldi di rispettive scuole di fumetto).

Il volume contiene anche delle ristampe di alcune storie di Caniff, tratte da "Terry e i Pirati" e "Steve Canyon", quelle che forse sono le sue serie più note e significative, ma l'aspetto maggiormente interessante è ovviamente l'ampia parte di aneddoti e interviste in esso contenute, alcune con articoli dello stesso Caniff dove parla della sua professione di fumettista: la sua formazione; lo sviluppo dei suoi personaggi; il suo metodo di lavoro (tra cui una polemica sul fatto che Caniff venne accusato di ricevere materiale confidenziale dall'esercito americano, e questo perché cercava in tutti modi di rendere sempre più realistiche le sue storie. Ad esempio, una volta disegnò un prototipo di aereo a decollo verticale, e pare che qualcuno si lamentò del fatto che si stavano violando segreti di stato, mentre in realtà era solo un frutto della fantasia dell'autore); i suoi collaboratori; i suoi riferimenti; tutto viene raccontato in "Citizen Caniff", che ancora oggi resta un must per gli appassionati di questo grande nome del fumetto.


Premiato nella sua carriera con tutti i riconoscimenti possibili, Milton Caniff non si distinse solo per il suo stile grafico, derivato in parte dal tratto da un altro gigante del fumetto e dell'illustrazione, Noel Sickles (che fu il riferimento principale anche di Alex Toth, quindi sempre di un nome fondamentale del fumetto americano), ma soprattutto perché il suo lavoro si rivelò essenziale per lo sviluppo della tecnica narrativa del fumetto, e lui si impose proprio come narratore per immagini (la vera qualità che un disegnatore di fumetti dovrebbe avere), oltre che come creatore di trame intriganti, ricche di avventure, di atmosfere esotiche (quello era il gusto dell'epoca) e di personaggi tanto affascinanti quanto plausibili (probabilmente il suo più grande personaggio rimane "Steve Canyon", di cui la prima tavola della prima storia che introduce l'eroe è entrata nella storia del fumetto, tanto è stata citata e raccontata in tutti i modi, anche da Umberto Eco nel libro "Apocalittici e integrati", a cui alla tavola in questione viene dedicato un intero capitolo).

Se avete voglia di entrare nel mondo di uno dei veri e più autentici geni del fumetto di tutti i tempi, questo volume (cartonato, 31x23 di formato, di 127 pagine), pubblicato nel '69 dall'editore Ivaldi (lo stesso della storica rivista "Sgt. Kirk", diretta da Bertieri e che prendeva il nome da uno dei più noti personaggi di Hugo Pratt) ma oggi rintracciabile solo nel mercato del collezionismo, fa per voi.

Il titolo del volume è un ovvio riferimento a "Citizen Kane" (da noi "Quarto potere"), il primo film di Orson Welles, che nel 1941 ridefinì a sua volta il modo di narrare al cinema.


Vi lascio con tre video: nel primo (una puntata dell'"Almanacco del giorno dopo", un noto programma della Rai) viene raccontata la sua carriera, la nascita di alcuni suoi eroi, l'eleganza del suo disegno morbido e suadente e l'impatto che il suo lavoro ebbe nel mondo del fumetto; nel secondo viene mostrato l'autore al lavoro nel suo studio, circondato dalle sue tavole, illustrazioni, libri e modellini; mentre il terzo è dedicato ai suoi eroi ambientati durante la seconda guerra e realizzati in buona parte per le truppe al fronte:



Buona visione e buona lettura!


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