Brevi segnalazioni su singole storie, albi, libri e serie rigorosamente a fumetti.
"Un principe per Norma" di Giancarlo Berardi, Ivo Milazzo e Giorgio Trevisan (da "Ken Parker" n. 60 - Italia - 1984)
"A causa dell'omicidio di un poliziotto durante una manifestazione operaia tenutasi tra le strade di Boston, Ken Parker abbandona la città e i suoi cari e si dà alla latitanza. L'inizio di questa nuova vita avviene in una compagnia di teatranti, che, un po' per necessità e un po' per umanità, non fa troppe domande e lo accoglie nella comitiva. Ken nasconde agli altri il suo passato, ma ogni componente del variegato gruppo ha qualcosa che gli pesa dentro l'anima, e che difficilmente può essere celato a lungo. Poco tempo dopo, nella piccola comunità di attori arriva anche Norma, una ragazza che non fa eccezione a questa regola non scritta. Per strane circostanze del destino, la parte dei protagonisti della recita che la compagnia sta allestendo, l'"Amleto" di William Shakespeare, verrà affidata proprio ai due nuovi arrivati, così Ken e Norma si ritrovano nei panni rispettivamente di Amleto e Ofelia. La vicenda narrata sul palco comincia a mischiarsi con le vite reali dei vari personaggi, con esiti inaspettati..."
"Quel che ho dentro nessuno lo vede, ho pensieri bellissimi che pesano come una lapide. Vi supplico, fatemi parlare." (Norma Jeane Baker, in arte Marilyn Monroe)
Arrivata dopo la conclusione della prima serie regolare di "Ken Parker" (quella pubblicata in edicola dal '77 all'84 dalla Sergio Bonelli Editore, allora Cepim, nel suo classico formato), e apparsa per la prima volta a puntate sulla rivista "Orient Express", questa è una delle storie che meglio rappresentano il livello di scrittura e sceneggiatura raggiunto da Giancarlo Berardi, ed è di certo uno dei suoi capolavori (che nei primi 59 albi di KP non mancano di certo). La trama e la caratterizzazione dei personaggi sono come sempre praticamente inattaccabili (e qui si trovano sia gli sviluppi della serie di KP, la quasi integrale riproposizione della tragedia shakespeariana, diversi accenni alla vita e alla carriera di Norma Jeane Baker - o Mortenson -, sicuramente meglio conosciuta come Marilyn Monroe, di cui il personaggio di Norma ne è un sentito omaggio, e la pressoché perfetta caratterizzazione di tutti gli altri personaggi , compresi quelli minori), ma fa comunque effetto vedere come lo sceneggiatore genovese gestisce le due parti che compongono la storia, quella dove seguiamo le vicende reali di Ken, Norma e degli altri comprimari (disegnata da Ivo Milazzo), e quella in cui viene narrato l'"Amleto" (disegnata da Giorgio Trevisan), che si alternano con incastri narrativi di una precisione millimetrica ma che sono anche perfettamente leggibili separatamente l'una dall'altra.
Prova straordinaria anche dei due disegnatori chiamati a realizzarla, che mettono in mostra tutto il loro talento e le loro peculiarità: qui Ivo Milazzo, se ce n'era ancora bisogno, dimostra di essere uno dei migliori narratori per immagini di sempre, per come tutto nelle sue tavole riesce ad esprimere il senso pieno di quello che accade nella storia e in maniera così efficace (tavole impreziosite anche dai colori ad acquerello dell'autore), e per come riesce, ancora una volta, a rendere incredibilmente espressivi i suoi personaggi (in tal senso è davvero impressionante proprio il personaggio di Norma); dal canto suo, Giorgio Trevisan da sfoggio di una raffinatezza di segno che è forse la coronazione del suo percorso di fumettista, dove il fitto tratteggio tipico del suo stile si abbina anche qui a dei colori ad acquarello davvero splendidi e ricchi di suggestioni (in una vignetta l'autore riproduce anche il celebre dipinto del 1851 del preraffaelita John Millais intitolato "Ofelia").
Pubblicata, come detto, originariamente a puntate sui n.23/29 di "Orient Express", la storia è stata raccolta più volte in volume, a cominciare da quello edito dalla casa editrice L'Isola Trovata (etichetta per cui usciva "Orient Express"), a quello edito della Parker Editore, fino a quello di recente pubblicazione nella ristampa di "Ken Parker" edita dalla Mondadori comics.
P.S. il 60, il numero indicato all'inizio, corrisponde solo a livello cronologico alle avventure di Ken Parker, ma non sempre agli albi in cui questa storia è stata pubblicata.
P.P.S. Tempo fa consigliai questo volume ad una insegnante di inglese, appassionata di Sheakespeare ma anche incuriosita dai fumetti, e mi colpì molto la sua reazione, visto che, secondo lei, era una delle migliori interpretazioni dell'opera che avesse mai letto.
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