top of page
Cerca
  • Immagine del redattorePasquale Frisenda

"Cuore di tenebra" di Joseph Conrad - L'audiolibro

Aggiornamento: 3 giu 2022

Uno dei testi simbolo nella rappresentazione delle ombre della nostra coscienza e di quegli inferi che l'uomo moderno si è creato con le proprie mani.

"Che bizzarra cosa la vita – questo misterioso congegnarsi di implacabile logica in vista di uno scopo tanto futile. Il più che se ne possa sperare è una certa qual conoscenza di se stessi – che giunge troppo tardi – e una messe di inestinguibili rimpianti." (da "Cuore di tenebra" - 1899)


"Non potevamo capire, perché eravamo troppo lontani. E non potevamo vedere, perché camminavamo nella notte dei tempi, di quei tempi ormai scomparsi, senza quasi lasciare traccia. Noi siamo abituati alla forma incatenata di un mostro soggiogato, ma lì si poteva vedere qualcosa di mostruoso… e libero." (da "Cuore di tenebra" - 1899)


"L'artista, come il pensatore e lo scienziato, ricerca la verità e la fa conoscere, ma se da una parte la mutevole saggezza delle generazioni che si susseguono scarta le idee, mette in dubbio i fatti e demolisce le teorie, dall'altra l'artista si concentra su ciò che è durevole ed essenziale, si rivolge a quella parte del nostro essere che non dipende dalla ragione, a ciò che più immutabilmente dura." (dalla celebre prefazione scritta da Joseph Conrad e pubblicata sulla rivista "New rewiew" nel dicembre del 1897)


"Conrad era composto da due uomini: insieme con il capitano di lungo corso dimorava quel sottile, raffinato ed esigente analista che egli chiamò Marlow." (Virginia Woolf)


"Cuore di tenebra" ("Heart of darkness") viene pubblicato per la prima volta nel 1899 in tre episodi sulla scozzese "Blackwood's Magazine" e in volume nel 1902 nella raccolta "Gioventù e altri due racconti", e va inteso come la parte centrale di una trilogia sull'esistenza umana, iniziata da Conrad con "Giovinezza" ("Youth: A Narrative", 1898) e chiusa con "Al limite estremo" ("The End of the Tether", 1902).

La vita di Joseph Conrad, pseudonimo di Teodor Józef Konrad Korzeniowski, fu ricca di molte esperienze.

Polacco di nascita, parlava anche il francese e imparò l'inglese, faticosamente ma alla perfezione, partecipando dal 1883 al 1894 ad un gran numero di viaggi in Oriente e in Africa.

In seguito si dedicò solo alla scrittura di romanzi, e tra questi ci sono "Lord Jim", "Nostromo", "La linea d'ombra" e "I duellanti" (da cui è stato tratto il primo film diretto da Ridley Scott).

Come altri testi di Conrad, anche "Cuore di tenebra" è basato su un'esperienza personale dell'autore. Fin da bambino si era sentito attratto da quello spazio vuoto nelle cartine geografiche, soprattutto quello situato al centro dell’Africa, una terra misteriosa e in buona parte ancora inesplorata, dove si espandeva il bacino del fiume Congo.

Realizzò il suo sogno nel 1890, quando si aggregò ad una spedizione per risalire quel fiume.

Da quell'intenso viaggio trasse quindi ispirazione per il libro, che fin da subito si impose come uno dei suoi più grandi successi e come titolo di assoluto rilievo nella letteratura inglese e mondiale, che ancora oggi costituisce "uno dei punti fermi nella rappresentazione della crisi della cultura occidentale, una vera e propria discesa dell'uomo moderno a quegli inferi che si è creato con le proprie mani".


La spedizione verso l’ignoto di Marlow, il personaggio principale, è il percorso di tutti noi: è il viaggio alla scoperta di se stessi, ma anche quello dell’umanità, fatto a ritroso come un fiume che scorre verso la fonte, andando all'origine del mondo.

Un viaggio all'interno della coscienza, dove l'uomo civilizzato, allontanato dalle regole imposte dalla società e rimesso in contatto con un ambiente primordiale, scopre che nel fondo del suo animo egli è più istintivo che razionale, e che può rivelarsi più corrotto e crudele dei nativi, individui che non sono ancora stati toccati da tutta quella dimensione che chiamiamo "civilizzazione".


In "Cuore di tenebra" è centrale il tema del colonialismo, avanzando questioni polemiche sull'imperialismo e il razzismo.

L’attualità più evidente del romanzo consiste nella convinzione da parte dei potenti, come di larga parte della popolazione occidentale, che l'unica cultura degna di questo nome sia la propria. L'imperialismo era diventato uno stato mentale oltre che politico ed economico.

Gli europei in quegli anni (fine '800) andavano in Africa principalmente per motivi economici, ma mascheravano ipocritamente quel violento sfruttamento sotto falsi pretesti, come il voler civilizzare le popolazioni locali e di convertirle al cristianesimo.  

Conrad racchiude in un'immagine forte e simbolica, quella della nave francese che prende a cannonate una costa africana deserta, l'intero concetto di uno scontro di civiltà inutile e insensato, dove l'Occidente si muove come un animale affamato, ma anche spaventato e irragionevole.

L'autore sembra suggerire che non c'è nessuna cultura, nessun meglio o peggio, nessun bene o male: esiste il cuore umano, che è per intima natura è selvaggio, preistorico.

La cultura ha lo scopo di mascherare questa sua basilare identità, ma non appena si trova nel suo elemento più naturale torna ad essere se stesso, ovvero avido e teso alla propria sopravvivenza.


Un altro argomento essenziale in "Cuore di tenebra" è poi il Male, non intendendo che il cuore umano sia di per sé oscuro, votato innatamente al male, ma più il fatto che Male si può diventare, e il colonialismo, al di là di qualsiasi intento dei colonizzatori, diventò nei fatti un'enorme tragedia. Sarebbe stato però limitante scrivere un libro solo sulla crudeltà della colonizzazione, e Conrad pone quindi un altro interrogativo (incarnato nel romanzo dalla figura di Kurtz): fin dove si possono spingere gli uomini quando si trovano nelle condizioni di esercitare un potere assoluto?

Anche dal punto di vista del simbolismo bisogna notare l'uso fatto dell'opposizione tra gli elementi bianco/luce/bene e nero/tenebre/male, che man a mano che si procede arrivano a confondersi e persino a scambiarsi.   


Dal romanzo di Conrad sono stati tratti due film: "Apocalypse Now" (1979) di Francis Ford Coppola, che trasfigura la vicenda narrata da Conrad facendola diventare metafora di una condizione di guerra universale ed eterna (non riguarda solo il Vietnam, quindi), e "Cuore di tenebra" (1994) di Nicolas Roeg, film che ripercorre invece fedelmente il romanzo.


QUI trovate "Cuore di tenebra" riassunto e analizzato da Dacia Maraini in un breve dialogo con Antonio Debenedetti.

E qui sotto la versione letta da Edoardo Camponeschi per il sito Ménéstrandise Audiolibri:


Buon ascolto!





206 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page