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  • Immagine del redattorePasquale Frisenda

Tex - "Patagonia" (2009)

Aggiornamento: 28 mag 2023

Tavole tratte dal 23° speciale gigante di Tex uscito nel 2009.

Uscì nel 2009, ma io iniziai a lavorarci tre anni prima, nel 2006. "Patagonia" è stato un tassello fondamentale per la mia carriera e per la mia crescita professionale, e mi permise, tra l'altro, anche di lavorare a contatto con Sergio Bonelli, che si occupò della revisione e del possibile sviluppo di alcuni passaggi narrativi. Fu un progetto molto stimolante e appassionante da affrontare, nonostante le non poche difficoltà che presentava e che occorreva superare in tempi brevi, a cominciare dalla particolare ambientazione: la storia si svolge infatti nell'Argentina di fine ‘800, cosa che annullava all'istante tutta la documentazione sul West che avevo raccolto negli anni nelle precedenti collaborazioni alle collane di "Ken Parker" e "Magico Vento" e che avevo quindi già a disposizione. Fu difficile per me mettere a fuoco gli ambienti, sia quelli naturali che quelli urbani, le divise e le armi dei soldati, come anche i costumi e gli strumenti dei nativi e dei famosi gauchos, i tipici cow-boys di quelle terre.

Diversa documentazione (tra cui due film) messami a disposizione da Sergio Bonelli stesso (che seguì, come detto, passo passo la lavorazione del volume, a cui teneva anche per la particolarità di come era nato il soggetto della storia) mi aiutò molto ad entrare con la testa nelle atmosfere giuste, e una fitta e costante ricerca, proseguita per tutta la durata del lavoro, completò il percorso necessario per portarlo a termine con l'adeguata attenzione per la messa in scena. Una svolta importante arrivò poi con la scoperta, grazie al consiglio di un collega, delle opere del pittore argentino Juan Manuel Blanes, che furono per me un vera miniera da cui estrarre infinite informazioni e dettagli. La realizzazione di "Patagonia" mi impegnò davvero molto, anche per cercare di tenere un livello qualitativo stabile e coerente dalla prima all'ultima tavola, nonostante gli anni passati tra l'una e l'altra. Un lavoro totalizzante, quindi, ma alla fine, il positivo e caloroso giudizio espresso da Sergio Bonelli (che mi fu riferito subito dopo la tradizionale lettura che faceva prima che il materiale andasse in stampa) e il confortante riscontro avuto dai lettori e anche da molti colleghi, mi sollevò da ogni ricordo della fatica spesa sulle tavole (oltre che dalla responsabilità che mi sentivo addosso: la serie dei texoni è stata pensata per permettere a grandi nomi del fumetto nazionale e internazionale di dare la loro interpretazione di Tex, ed io, quando lo iniziai, non rientravo in quella categoria in nessun modo, quindi la scelta che fecero Sergio Bonelli e Decio Canzio nel volermi affidare quel volume fu un atto di grande fiducia nei miei confronti, cosa che volevo assolutamente ricambiare). Tra le soddisfazioni che quel texone mi arrivarono, ricordo in particolar modo il parere, del tutto inaspettato, ricevuto da Sergio Toppi l'ultima volta che ebbi l'occasione di incontrarlo, che mi colpii molto per come sottolineò l'efficacia con cui, secondo il suo punto di vista, erano state rappresentate le tribù dei nativi di quelle zone, perché "erano popolazioni molto povere e quindi complicate da rappresentare conferendo autentica dignità d'animo agli individui oltre che del fascino ai loro costumi, cosa più facile da fare, ovviamente, se fossero stati degli Incas". E detto da un autore come Toppi, un vero maestro nel saper ritrarre i popoli del mondo, fu per me un regalo enorme. Da allora molte cose sono cambiate, forse troppe, soprattutto dopo la scomparsa di Sergio Bonelli, e probabilmente questo lavoro è arrivato giusto in tempo per essere realizzato secondo un certo criterio, prima che il mondo del fumetto, o almeno una parte di esso, diventasse irrimediabilmente un'altra cosa. Nel 2014 il volume è stato pubblicato anche in un'edizione da libreria dalla casa editrice Bao, che contiene un'ampia sezione di materiale extra, con studi, vignette e tavole inedite (QUI potete vedere gli studi della copertina). Questa versione è uscita in molti Paesi esteri, tra cui Francia, Portogallo, Olanda, Norvegia, Finlandia, Turchia, Brasile, ma il corposo materiale extra è presente nei volumi editi negli Stati Uniti e in Serbia, rispettivamente dalla Epicenter Comics:

Qui di seguito una serie di tavole:










Per chiudere la copertina "nuda" dell'edizione Bao del 2014:




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