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"La Cosa da un altro mondo" di John W. Campbell jr.- L'audiolibro

  • Immagine del redattore: Pasquale Frisenda
    Pasquale Frisenda
  • 7 mag 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 20 mag 2022

Uno dei racconti più famosi dell'autore che contribuì fortemente allo sviluppo della letteratura fantascientifica americana.

"Prima di John W. Campbell la fantascienza era quasi una narrativa morente: esaurite le risorse della fantasia più pirotecnica, rimasticava stancamente una serie di rozzi stereotipi. Campbell diede nuova vita al genere, scoprendo che al di là della macchina c'era l'Uomo, con le sue emozioni, le sue trepidazioni, la sua forza indomabile."

(Isaac Asimov)


"La maggiore distinzione tra fantastico e fantascienza è che il fantastico imposta le sue regole mano a mano che procede e se ne ha il bisogno, mentre la fantascienza imposta una proposizione di base e poi ne sviluppa le coerenti e logiche conseguenze." (John W. Campbell jr.)


Nato nel 1910, dal 1937 e fino alla sua morte, avvenuta nel 1971, John Wood Campbell jr. fu direttore di una delle più celebri e autorevoli riviste di genere fantascientifico di tutti i tempi: "Astounding Stories of Super-Science", divenuta nel 1960 "Analog Science Fact & Fiction".

Prima di dedicarsi a quella pubblicazione, anche Campbell aveva scritto diverse storie di fantascienza elaborando almeno due saghe spaziali, come quella di "Aarn Munro, il gioviano" e quella degli scienziati Arcot, Wade e Morey.

I due cicli erano simili nell'ambientazione e nei personaggi: in quei racconti Campbell concepiva ancora la space opera come una sorta di fiaba allargata agli spazi interplanetari, nei quali i regni erano sostituiti da confederazioni di pianeti, i cavalieri medioevali da astronauti, le spade dalle pistole laser e i draghi dai cosiddetti BEM (Bug-Eyed Monsters, i mostri extraterrestri dagli occhi d'insetto).


Nel ruolo di direttore, Campbell fece invece compiere passi importanti nella direzione dell'accuratezza scientifica e della consapevolezza stilistica della letteratura fantascientifica americana, indirizzandola verso il possibile sviluppo di un immaginario collettivo nonché una decisiva maturazione letteraria pubblicando lavori di autori quali Isaac Asimov (uno dei suoi pupilli), Jack Williamson, Robert Silverberg, Alfred Elton van Vogt, Robert A. Heinlein. Anche per questo si parla di fantascienza pre e post-campbelliana ed è anche grazie a questo che oggi è considerato uno dei fondatori della fantascienza moderna.


L'opera per cui Campbell è maggiormente conosciuto è comunque "Who Goes There?" ("Chi va là?", del 1938, pubblicata in Italia anche con il titolo "La Cosa da un altro mondo"), all'epoca firmata con lo pseudonimo di Don A. Stuart, dove rielabora il contatto con l'alieno in un modo sottile e particolarmente inquietante, narrando di una squadra di ricercatori di stanza in Antartide che scopre una nave spaziale sepolta nel ghiaccio da milioni di anni. Da questo racconto sono stati tratti, come è noto, ben tre film: "La Cosa da un altro mondo" ("The Thing from another world", 1951), diretto da Christian Nyby e Howard Hawks; "La Cosa" ("The Thing", 1982), diretto da John Carpenter; e infine "La Cosa" ("The Thing", 2011) di Matthijs van Heijningen Jr., un prequel del secondo film.

"Who Goes There?" non ebbe però una vita semplice, e per arrivare a pubblicarlo l'allora giovane autore (quando iniziò a scrivere il racconto, Campbell aveva circa 26 anni) dovette fare fronte a non pochi rifiuti da parte di diversi editori e accettare di rimetterci mano, anche eliminandone delle parti ritenute superflue dai suoi committenti.

Nel 2017, in un deposito dell'Università di Harvard è emersa proprio la prima stesura originale del manoscritto: un romanzo breve intitolato "Frozen Hell".

Un altro film, basato su "Frozen Hell", è ora in programmazione. "Frozen Hell" è arrivato in Italia nel 2022 ribattezzato "La Cosa: Inferno di ghiaccio" e pubblicato insieme ad un altro breve racconto di Campbell, "La voce dell'ignoto" ("The Voice in the Void", 1930) nel numero 232 della collana "Urania Collezione", che vanta tre introduzioni, rispettivamente di Franco Forte, Alec Nevala-Lee (l'autore del ritrovamento) e Robert Silverberg, oltre una corposa postfazione di Fabio Feminò. Un libro che consiglio caldamente!


Qui trovate l'audiolibro de "La Cosa da un altro mondo":


Buon ascolto!



 
 
 

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