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Immagine del redattorePasquale Frisenda

F come Fumetto (1): "L'Eternauta" di Héctor Oesterheld e Francisco Solano López (1957)

Aggiornamento: 11 mag 2023

Brevi segnalazioni su singole storie, albi, libri e serie rigorosamente a fumetti.

"L'Eternauta" di Héctor Oesterheld e Francisco Solano López ("El Eternauta" - Argentina - 1957)


"Buenos Aires. In una serata tranquilla, a casa di German, uno scrittore di fumetti, misteriosamente appare un uomo che afferma di essere un viaggiatore del tempo, un Eternauta. Si chiama Juan Galvez ma è conosciuto come Khruner, nome che gli diede un filosofo anni prima e che significa il Vagabondo dell'infinito. E' alla ricerca del suo tempo e del suo mondo, e racconta a German come tutto è cominciato, quando, proprio in una sera come quella, stava giocando a carte con alcuni amici nella mansarda di casa sua, nei dintorni di Buenos Aires. Improvvisamente si resero conto che ogni rumore proveniente dalla strada era cessato e che era calato un innaturale silenzio: fuori era iniziata una strana nevicata, intensa e fosforescente, che uccideva istantaneamente ogni essere vivente toccato dai suoi fiocchi. E' il principio di un incubo che si concretizzerà in una terribile invasione aliena..."


"Sento uno scricchiolio sulla sedia dove di regola si siedono i miei amici, ma adesso non c'è nessuno. Poi un'ombra; un'ombra prende forma davanti a me. Diventa sempre più chiara. E' un uomo. Un uomo con uno sguardo di chi ha visto tutto e che tutto comprende..." (da "L'Eternauta" - 1957) "Ora mi trovo nell'assoluta penombra, ma con la consolazione di scintille di luce che l'orrore non ha potuto soffocare." (frase di Elsa Sara Sánchez de Oesterheld, moglie dello scrittore, estratta dal volume "Donde esta Oesterheld?")


Héctor Oesterheld e Francisco Solano López avevano di certo intuito il clima politico che in quegli anni permeava il loro paese, e la trama de "L'Eternauta" (arrivato in Italia nel 1977 prima sul settimanale "Lanciostory" e successivamente nella rivista omonima) è spesso considerata una sorta di anticipazione (anche nei dettagli) di tragiche realtà che l'Argentina avrebbe in seguito conosciuto e amaramente subìto, come il dramma dei desaparecidos (circa 30mila persone, secondo gli sconcertanti dati poi raccolti. Lo stesso Oesterheld scomparve nel 1977, assieme alle sue quattro figlie) e la dittatura militare, il cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale voluto dall'allora presidente Jorge Rafael Videla, che diede vita a un nuovo tipo di repressione, tanto violenta quanto silenziosa (in Argentina, a differenza che in altri stati sudamericani in mano a dittature, gli oppositori non venivano radunati in campi di concentramento o negli stadi ma ai piani inferiori delle caserme e delle prigioni, dove nessuno poteva vederli, e lì venivano interrogati, torturati per mesi e infine uccisi. Si attivò così la macchina assassina di quella che venne chiamata Guerra Sporca, appoggiata dagli USA nell'ambito dell'Operazione Condor, che mirava a dare potere ai regimi di estrema destra nell'America latina, allontanando dall'area il rischio comunismo. Questi accadimenti furono trattati per anni come illazioni o teorie del complotto, fino a che nel 1993 la CIA desecretò i documenti che confermavano ogni cosa).


Héctor Germán Oesterheld nasce a Buenos Aires il 23 luglio del 1919 da una famiglia di origini tedesche e spagnole. Nonostante la laurea in geologia (grazie alla sua professione di geologo ha la possibilità di attraversare l'Argentina per delle ricerche petrolifere per conto dell'allora azienda statale YPF), la sua passione rimase per tutta la vita quella della letteratura, in particolare quella per l'infanzia. Inizia quindi a lavorare come correttore di bozze presso una tipografia, poi a scrivere dei racconti per ragazzi e in seguito, a partire dal 1949, a sceneggiare le prime storie a fumetti per la Editorial Abril di Cesare Civita, un ebreo italiano fuggito in Argentina per evitare le persecuzioni razziali. Per la Abril sceneggia serie come: "Ray Kitt", "Bull Rockett", "Uma-Uma", "Alan y Grazy", "Lord Commando" e soprattutto "Il sergente Kirk". Nel 1957 fonda, con il fratello Jorge, l'Editorial Frontera, dove pubblica testate fondamentali per la storia del fumetto argentino, quali "Hora Cero" e "Frontera", che videro proprio nelle sceneggiature di Oesterheld le ragioni principali del loro successo. Sul primo numero di "Hora Cero" (1957) l'autore argentino crea uno dei suoi personaggi più noti e amati, "Ernie Pike": l'episodio è disegnato dall'allora già famoso Hugo Pratt, che in tutto ne realizzerà 34. Per definire le caratteristiche personali come il volto del protagonista di quella serie, Oesterheld prese spunto dal noto reporter americano Ernie Pyle (1900-1945), ma, a causa di un'incomprensione, il disegnatore diede al personaggio le fattezze dello stesso Oesterheld. Sempre per l'Editorial Frontera scrive altre famose serie: "Ticonderoga" (anche questa disegnata da Pratt, come pure la nuova riproposizione del "Il sergente Kirk"), "Randall" (con i disegni di Arturo del Castillo), "Sherlock Time" e "Dottor Morgue", questi ultimi hanno come disegnatore invece uno dei padri dell'historieta, Alberto Breccia, col quale avrebbe collaborato anche nel 1962, dando vita ad un altro capolavoro del fumetto argentino, "Mort Cinder", e nel 1968, per la realizzazione di una biografia su Ernesto Guevara, pubblicata postuma in Spagna nel 1987 a causa dell'ostracismo del governo dittatoriale: al progetto collabora anche il figlio di Breccia, Enrique. Sempre per la stessa casa editrice pubblica poi "L'Eternauta" (1957): una delle più belle e importanti opere del fumetto mondiale. La saga, disegnata da Francisco Solano López, che diventerà un maestro del fumetto argentino, a molti è sembrata una chiaroveggente metafora della dittatura che di lì a poco avrebbe sconvolto l'Argentina. Il 27 aprile del 1977, Oesterheld viene prelevato da una squadra armata a La Plata, dove si era nascosto, entrando a far parte della numerosa schiera dei desaparecidos argentini.

Nel giugno dell'anno precedente erano sparite due sue figlie, Beatriz Marta e Diana Irene, quest'ultima incinta di sei mesi, mentre nel novembre del 1977 a scomparire è una terza figlia, Marina (incinta di otto mesi e il cui marito era già desaparecido).

Il mese dopo viene uccisa, insieme al marito, anche Estrela Inés, l'ultima sua figlia fino ad allora sopravvissuta.

Secondo i registri raccolti dal CONADEP (COmisión NAcional sobre la DEsaparición de Personas, un organismo creato dal presidente Raúl Alfonsín nel 1983 per investigare sulle violazioni dei diritti umani compiute durante la dittatura militare dal 1976 al 1983), Oesterheld fu detenuto nella caserma Campo de Mayo e nei centri di detenzione clandestina conosciuti come El Vesubio e El Sheraton, ma fu visto anche nel Batallón de Arsenales 601 Domingo Viejobueno; fu assassinato, si crede, a Mercedes, in provincia di Buenos Aires, nel 1978.


Discendente dell'omonimo presidente del Paraguay, Francisco Solano López nasce a Buenos Aires il 26 ottobre del 1928, Esordisce nel mondo del fumetto nel 1953, e presso la casa editrice Abril conosce Héctor Oesterheld. Dopo aver lavorato con lui a serie come "Uma-Uma" e "Bull Rocket", inizia a collaborare con la Editorial Frontera, la casa editrice fondata dallo stesso Oesterheld, per cui Lopez disegnerà diversi personaggi, tra cui "L'Eternauta", abbandonando definitivamente il suo posto di lavoro in banca contro la volontà del padre.

Negli anni '70 si trasferisce in Europa, dove lavora per la casa editrice inglese Fleetway, ma nel 1976 rientra in Argentina, dove riprende "L'Eternauta", sempre in coppia con Oesterheld, e disegna "Slot Barr" su testi di Ricardo Barreiro. La grave situazione politica argentina lo costringe ad un nuovo trasferimento in Spagna, e la serie dell'Eternauta resta quindi incompiuta. Dalla Spagna e, successivamente, dal Brasile, continua la collaborazione con Barreiro e con sceneggiatori come Carlos Sampayo, per cui disegna le storie di "Evaristo", uno dei suoi lavori migliori.

Dopo diverso tempo rientra in Argentina, riprende in mano l'Eternauta con "El Eternauta: El Regreso" ("L'Eternauta: Il Ritorno") e produce la serie "Los Internautas" per il supplemento di informatica del quotidiano "Clarìn": una tavola settimanale in cui fonde avventura e realtà virtuale. Nell'ottobre del 2008 viene dichiarato "Personalità Importante della Cultura" dalla legislatura di Buenos Aires. In occasione del bicentenario della rivoluzione, nel 2010, illustra il racconto di Roberto Lorenzo "La guerra contra el Paraguay", fra i più riusciti dell'antologia "La Patria dibujada" pubblicata dal Ministero della Cultura della Presidenza della Nazione Argentina. Francisco Solano López si è spento a Buenos Aires il 12 agosto del 2011.


Durante la seconda metà del 20° secolo, il Sudamerica fu scosso da una serie di colpi di Stato militari che destituirono i presidenti democratici istituendo governi repressivi che si mossero in maniera estremamente violenta contro individui o movimenti considerati sovversivi.

Alfredo Stroessner in Paraguay, Augusto Pinochet in Cile, Alberto Kenio Fujimori in Perù, Juan Maria Bordaberry in Uruguay, oltre che Gustavo Rojas Pinilla in Colombia. In Argentina ci furono diversi eventi simili tra il 1955 e il 1973, fino ad arrivare al Processo di Riorganizzazione Nazionale (1976/1983), in cui vennero violati i diritti umani attraverso sparizioni, torture e omicidi.

Un periodo storico ampiamente trattato in letteratura attraverso saggi e romanzi, nel cinema e nelle canzoni, ma una delle opere che maggiormente sono restate nella mente è forse quello che viene considerato il più importante fumetto argentino: "L'Eternauta", pubblicato inizialmente sul periodico "Hora Cero Suplemento Semanal" dal 4 settembre 1957 e, nel 1961, ristampato su una testata omonima. Solo per sottolineare l'impatto che quel personaggio ha avuto, la giornata del fumetto in Argentina si celebra ogni 4 settembre, proprio il giorno della pubblicazione della rivista dove venne presentato per la prima volta.


Innumerevoli sono i riferimenti alla cultura e alla Storia argentina presenti nei vari episodi che formano la saga dell'Eternauta, in particolar modo di Buenos Aires, come una precisa geografia della città, con vie, edifici e luoghi diventati poi tristemente famosi durante la dittatura e il fatto raro di una nevicata (durante il 1900 a Buenos Aires nevicò solo una volta); alcuni graffiti con la scritta Vote Frondizi, riferita ad Arturo Ercole Frondizi, presidente argentino eletto nel 1958 e destituito da un colpo di Stato militare nel 1962.

"L'Eternauta" ebbe un'infinità di interpretazioni da parte di critici letterari, giornalisti e ovviamente lettori appassionati, sicuramente ben oltre le aspettative e le intenzioni degli autori, e forse anche oltre il lecito, ma alcuni elementi simbolici sembrano essere comuni nelle varie visioni, ovvero l'opposizione netta a ogni concetto di dittatura e imperialismo, tutte cose profondamente detestate da Oesterheld (l'insidiosa nevicata prodotta dagli invasori alieni è chiaramente una metafora del blocco dello sviluppo della società prodotto dalla dittatura, come un eterno inverno), oltre che alla lotta di classe: i responsabili dei colpi di stato sono rappresentati come letali extraterrestri (i Kol e i Loro, che incarnano la cieca forza militare e occulti poteri politici), e non è un mistero che le tre versioni scritte da Oesterheld coincidono con i tre governi che dagli anni '50 agli anni '80 di fatto portarono l'Argentina in piena dittatura, tant'è che in quel Paese la storia de "L'Eternauta" è divenuta un simbolo di resistenza contro ogni concetto di oppressione.

E' facile intuire che German, lo scrittore a cui appare Juan "l'Eternauta" Galvez (in originale Juan Salvo) è lo stesso Héctor Germán Oesterheld, e capendo che quello che gli è stato raccontato corrisponde a ciò che accadrà in futuro (per German è l'invasione aliena, mentre per Oesterheld sarà la dittatura militare), si domanda come potrà evitare tutto quell'orrore, decidendo in quel momento di scrivere ciò che l'Eternauta gli ha detto e pubblicarlo sotto forma di fumetto. Come raccontato dalla moglie di Oesterheld nel libro "Gli Oesterheld", per "L'Eternauta" lo sceneggiatore era molto indeciso a quale disegnatore affidare il compito, ma puntava su due in particolar modo: Alberto Breccia e Francisco Solano López. Era molto difficile per lui prendere una decisione e ne parlava spesso. Breccia era un disegnatore molto raffinato e complesso; per chi se ne intendeva di disegno erano chiare le sue enormi qualità e Oesterheld era affascinato da lui. Alla fine, su suggerimento della moglie, che gli disse: "Non hai molto da pensare, Héctor. Cosa vuoi fare, un libro d'arte molto costoso o una rivista? I disegni di Breccia non saranno comprati dai ragazzi che vengono tutti i giorni a chiedere le riviste", si convinse e scelse López, allora molto giovane ma estremamente motivato. Nel 1969 Oesterheld decise però di riscrivere la sceneggiatura originale, aumentando i riferimenti politici ed enfatizzando l'angoscia della vicenda, facendo anche una critica più aperta al regime dittatoriale e all'imperialismo degli Stati Uniti. Questa versione fu disegnata proprio da Alberto Breccia (segno che lo sceneggiatore aveva davvero il profondo desiderio di vedere quell'artista all'opera sull'Eternauta) e in uno stile particolarmente sperimentale. La nuova versione viene inizialmente pubblicata nel settimanale argentino "Gente y la Actualidad", ma i lettori di quella pubblicazione, di stampo tradizionale, non la gradiscono molto - proprio come aveva immaginato la moglie di Oesterheld anni prima - e viene in seguito riproposta, in Argentina come nel mondo, su molte riviste di fumetti oltre che in volume.

Un secondo ciclo di storie scritto da Oesterheld e disegnato da López è invece pubblicato nel 1975; la trama è sempre più orientata alla critica politica, con Oesterheld stesso che diventa un personaggio narrante nella storia; lo sceneggiatore, che nel frattempo si era avvicinato al movimento dei Montoneros, continuò a scrivere i capitoli successivi fino alla sua scomparsa.

La saga de "L'Eternauta" è poi continuata scritta da altri autori, come Alberto Ongaro e Pablo Maiztegui.


"L'Eternauta" rappresenta di sicuro una delle vette espressive della poetica di Héctor Gérman Oesterheld, già autore di personaggi notissimi in Argentina, come i già citati "Ernie Pike" e "Il sergente Kirk", ma se qui lo scrittore conferma tutta la sua sensibilità nel raccontare situazioni e personaggi, dimostra anche una maturità del tutto diversa e per certi versi nuova (ispirazione che proseguirà poi in "Mort Cinder", un altro naufrago del tempo con cui Oesterheld utilizza lo stesso escamotage narrativo presente nell'Eternauta, ovvero il protagonista che appare in una stanza davanti al personaggio che ne narrerà le vicende), conquistando immediatamente i lettori e portandoli in una tesissima storia di sopravvivenza, dove in gioco c'è anche la conservazione della propria umanità. Niente di meglio per diventare un lucido specchio di una realtà che per milioni di argentini si concretizzerà nel dramma di una spietata dittatura.

Quando inizia a lavorare a "L'Eternauta", Francisco Solano López non ha ancora 30 anni, e pur se il suo segno è ancora acerbo si dimostra comunque capace di reggere bene il compito e delineare quel tenebroso mondo nella migliore tradizione della scuola dell'historieta argentina, fatta di netti contrasti tra i bianchi e i neri, con una netta predominanza dei secondi. Nelle tavole di López si respira completamente quel senso di oppressione che schiaccia i personaggi, travolti da un destino incomprensibile e inaccettabile, e dove la via per il futuro va cercata passo dopo passo, consapevoli di poter sbagliare strada da un momento all'altro. Per tutto questo - ma non solo, e di un'opera simile si potrebbe parlare per giorni - , "L'Eternauta" è diventato uno dei veri capolavori della narrativa disegnata, un titolo che non ha mai lasciato indifferenti i suoi lettori e che anzi ha cambiato in maniera definitiva l'idea di come il fumetto può essere inteso e del valore comunicativo che in sé contiene. Ristampato innumerevoli volte, "L'Eternauta" è un testo che in Argentina si studia nelle scuole oltre che nelle università, e il personaggio lo si vede apparire non raramente in diversi murales, dedicati sia al protagonista della storia che alla memoria di Héctor Oesterheld.

Qui trovate l'incipit della storia:

Il video che segue, estratto dal programma "Continuarà" (dedicato completamente all'historieta e di cui potete trovare altre informazioni QUI), racconta nei dettagli la genesi e l'impatto che il personaggio ha avuto sul fumetto argentino:

Registi come Fernando "Pino" Solanas o Adolfo Aristarain hanno cercato di portarlo al cinema ma senza successo, a causa di costi probabilmente eccessivi. E' notizia recente che Netflix ha acquisito i diritti per realizzarne una serie televisiva, ma il mondo da incubo de "L'Eternauta" era già stato filmato nel 2014 dal regista Martìn Grosman nel cortometraggio "Huellas de una invasion - El Eternauta" (altre informazioni sul corto le potete trovate QUI e QUI):

Mentre questo è "60 secondi di Oscurità" ("60 Segundos de Oscuridad - Homenaje a El Eternauta", 2017), un corto in animazione diretto da Pablo Conde e dedicato all'opera di Oesterheld e López, sviluppato nel tempo libero e finanziato interamente dal regista, che ha impiegato 5 anni di lavoro per portarlo a termine con la collaborazione di Javier Domenichini, Javier Tedin, Mariano Suárez e Diego Ferrere:

Buona lettura e visione!



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