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  • Immagine del redattorePasquale Frisenda

Karel Thole - L'uomo oltre i confini della realtà

Aggiornamento: 14 apr 2021

Uno dei più grandi disegnatori che si sono mossi nel mondo dell'illustrazione, e uno degli artisti più originali e visionari di sempre.

"Il più grande artista che abbia mai dipinto una copertina di fantascienza." (Brian Aldiss)


"Thole ha dato il volto a "Urania", la collana più nota della storia dell'editoria italiana di fantascienza: un volto così fortemente caratterizzato da sollecitare molti imitatori alla ricerca di rifacimenti degni di un così raro maestro. Ricerca vana, in ogni caso: si tratta davvero di altri mondi, noti solo a Karel. Precisione micidiale, cura ossessiva dei particolari, capacità di comporre sempre pagine allusive, tavole sconcertanti, spazi nemici dell'ovvio, e poi una tecnica raffinata, minuziosa, grande nelle campiture colorate, spregiudicata e preziosa negli accenni brevi: Thole è tutto questo e altro ancora. Perché Thole conosce ambienti, definisce costumi, ritrova architetture, spiega e giustifica visioni: insomma conosce bene la Storia e la fa costantemente dialogare con l'Avventura." (Antonio Faeti)


"Da 27 anni, ascritte dentro il classico cerchio rosso delle copertine di "Urania", le sue immagini sollecitano la fantasia degli appassionati, le sue illustrazioni ammaliano i neofiti, rassicurano i cultori del genere, preannunciano il piacere, oltre i confini della realtà, agli avidi lettori." (Oreste del Buono)


Carolus Adrianus Maria Thole, meglio noto come Karel Thole, nato in Olanda il 20 aprile 1914, a Bussum, per la precisione, un piccolo centro residenziale situato a una ventina di chilometri da Amsterdam, è stato uno dei più grandi disegnatori che si sono mossi nel mondo dell'illustrazione. Tra i suoi primi ricordi d'infanzia c'è quello della bambinaia che lo porta a vedere i soldati della Prima Guerra Mondiale ancora in corso, ma, soprattutto, il ciclico ritorno della variopinta carovana di un circo; i componenti umani e animali da lui osservati avranno un forte impatto sul piccolo Karel, che li rievocherà poi spesso a casa sua, disegnandoli senza sosta e a più riprese.


Dopo aver frequentato la Scuola Statale di Disegno del Rijksmuseum di Amsterdam, inizia la sua carriera di illustratore nell'ambiente pubblicitario ed editoriale, ma anche realizzando vetrate e pitture murali. Già agli inizi degli anni '40 è incredibilmente attivo, arrivando a illustrare libri e riviste addirittura per cinquantasette editori diversi. Nel 1958 si trasferisce in Italia - a Milano, con la moglie e i quattro figli -, collaborando inizialmente con la Rizzoli, per poi passare poco dopo alla Mondadori.  Proprio alla Mondadori, nel 1959, sostituisce Kurt Caesar nella realizzazione delle copertine dei romanzi della collana di fantascienza "Urania", nata quasi una decade prima. Questa sua produzione lo rende particolarmente celebre, e non solo tra gli appassionati di fantascienza, collocandolo ai vertici della storia dell'illustrazione come uno degli artisti più originali e visionari; un grande pittore, capace, nei suoi disegni, di sintetizzare più stili, maniere e tecniche dell'arte colta (l'iconografia delle avanguardie storiche, il surrealismo, la metafisica, la pop art, ecc... ecc...) e di piegarle, con un impagabile talento e senso della misura, alle esigenze dell'illustrazione per l'editoria più a larga diffusione.

Dotato di una tecnica mirabile, capace all'occorrenza di essere preciso fin nei minimi dettagli ma senza mai risultare né freddo né statico, Thole è riuscito a mantenere altissimo il livello di attenzione dei lettori, immergendoli fin da subito nelle incredibili atmosfere da lui create, tanto ammalianti quanto inquietanti, dove erano presenti momenti di assoluta poesia quanto inquietudini e orrori, puntando sempre e comunque sulla ricerca di un o spunto solido alla base della composizione delle sue copertine, che non risultasse mai scontata o "già vista". Un impegno autoriale, imposto a se stesso, non di poco conto ma che riuscì sempre a rispettare.


In questo video potete trovare una carrellata su diverse copertine realizzate da Thole per "Urania", che pur se assolutamente insufficiente a rappresentare la quantità di disegni, suggestioni e idee espresse dall'illustratore per quella collana, può aiutare chi non lo conosce a farsi un'idea del suo lavoro:

mentre QUI trovate un'ampia carrellata sulle copertine da lui dipinte per il mensile della Mondadori.


Di Karel Thole sono poi anche disponibili diversi volumi, tutti caldamente consigliati, a cominciare da "Gli illustratori di Urania: Karel Thole, pittore di fantascienza" (ordinabile online scrivendo a info@fondazionerosellini.it), dove, in rigoroso ordine cronologico, sono presentate tutte ma davvero tutte le copertine realizzate da Thole per il fantaperiodico della Mondadori, con l'aggiunta di quelle per "Millemondi", la Serie Blu, "Doc Savage", e "I classici della SF", oltre che alcuni cameo, come la sovracoperta della prima edizione dei racconti di Howard P. Lovecraft, "I mostri all'angolo della strada", e alcuni autoritratti (spesso intrisi di umorismo nero).

All'importante raccolta di immagini si affianca un'altrettanto importante selezione di testi: testimonianze, saggi, ricordi dell'uomo e dell'artista dovuti a Gianni Brunoro, Giulio Cuccolini, Giuseppe Lippi, Giuseppe Festino, Franco Spiritelli, Carlo Fruttero e Franco Lucentini.


Segnalo poi il "Manuale dell'ignoto: La pittura fantascientifica di Karel Thole" (Mondadori - 1981) a cura di Fruttero & Lucentini; "Mosaico Karel Thole" (edizioni Nuages - 1998), che è accompagnato da articoli e approfondimenti di Ferruccio Giromini e Antonio Faeti; "Universo Thole" di Erik Balzaretti e Riccardo Migliori (ed. Multidea - 1995); "Karel Thole" (Editori del Grifo - 1986) a cura di Oreste del Buono.

Da tutti questi volumi emerge un ritratto preciso di questo signore olandese trapiantato in Italia, morto a Cannobio, il 26 marzo del 2000, quasi cieco ma ancora attivo e capace di dipingere.


In realtà, Karel Thole era quasi a digiuno di fantascienza e di letteratura fantastica: ne leggeva poca e, fondamentalmente, non gli interessava. Non avrebbe mai aperto uno dei libri per cui aveva disegnato le copertine, che per lui erano lavoro e basta. La chiave della sua forza visionaria non si trovava dunque nei suoi interessi culturali o nelle sue letture, ma altrove. Thole era un uomo che aveva timore ad entrare in una stanza buia – così dichiarò in un'intervista – e quel buio era popolato di sogni e di incubi: ecco perché i suoi "mostri all’angolo della strada" turbano e affascinano così profondamente.  L'immagine che si aveva di lui era quella di un uomo allegro e tranquillo (così è stato spesso descritto da chi lo ha conosciuto) non certo di qualcuno che avesse particolari paure o soffrisse di qualche forma d'ansia, ma molti artisti spesso tendono a nascondere il loro lato oscuro e Thole forse lo liberava probabilmente solo nelle sue opere. Nei suoi ultimi giorni di vita fu ossessionato da un incubo ricorrente: credeva fosse scoppiata la Terza Guerra Mondiale, e forse rivedeva, in quegli istanti estremi, i paesaggi apocalittici che tante volte aveva dipinto, anche da bambino.


Sul n.1389 di "Urania" uscito il 4 giugno 2000, viene dato l'estremo saluto da parte della collana al grande disegnatore, ed è con quelle chiudo questo post a lui dedicato e alle sue magie realizzate su carta: "All'una e dodici minuti, la notte del 26 marzo scorso, è morto Karel Thole. Nato il 20 aprile 1914 a Bussum, una cittadina a venti chilometri da Amsterdam, avrebbe compiuto entro pochi giorni 86 anni. Si era trasferito in Italia nel 1959 con la moglie Lise e i figli Adrienne, Annemieke, Gertie e Ernst. Per venticinque anni ha disegnato le copertine di "Urania", un sodalizio così felice da aver ispirato, nel tempo, anche della letteratura (come il racconto di Michele Mari, "Le copertine di Urania", uscito nel volume "Tu, sanguinosa infanzia" e da noi ripubblicato nel n.1322, nell'antologia intitolata "Tutti i denti del mostro sono perfetti"). Per molti anni, e per due generazioni di lettori, la frase "copertina di Karel Thole" nel tamburino di "Urania" ha significato una conferma di gusto, di stile e molto di più. A lui è dedicato questo omaggio da parte della collana che così a lungo è stata arricchita dalla sua opera memorabile. Ora non c'è più, ma ormai il suo tesoro è stato già consegnato ai lettori di tutto il mondo".


Se siete appassionati di illustrazione - o anche solo di fantascienza - i libri dedicati a questo genio dell'immagine non possono davvero mancare nella vostra libreria.


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