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  • Immagine del redattorePasquale Frisenda

"2001: Odissea nello spazio" di Arthur C. Clarke - L'audiolibro

Aggiornamento: 13 apr 2020

Uno dei romanzi di fantascienza più celebri, che si distinse per essere pieno di intuizioni fulminanti e plausibili previsioni scientifiche.

"Pleistocene. Continente africano. In una piccola valle, ostile e arida, vive uno sparuto branco di uomini-scimmia, guidato da Guarda-la-Luna: oppressi dalla fame, dalla sete e dagli agguati di un leopardo, conducono un'esistenza drammatica. Tutto inizia a cambiare con la comparsa di una misteriosa struttura, rettangolare e trasparente, simile a una scultura di ghiaccio. Dopo il primo contatto con l'oggetto, Guarda-la-Luna intuisce come utilizzare i sassi facendoli diventare utensili o persino armi, diventando sempre più abile nel far sopravvivere se stesso e gli altri del suo gruppo. Anno 1999. Il dottor Heywood Floyd, veterano dello spazio, viene inviato dal Presidente Usa sulla Luna per una missione segreta. Ai mass media e all’URSS – la Guerra Fredda infuria ancora dopo quasi un secolo – è stata fatta filtrare la notizia che sulla base lunare Clavius impazza una epidemia sconosciuta e che il personale sia stato messo in quarantena, ma la realtà è ben diversa: scavi sulla faccia oscura della Luna hanno portato alla luce un oggetto, simile ad una scultura di ghiaccio e risalente a tre milioni di anni prima. L'Umanità è alle porte di un altro salto evolutivo..."


"Si stava avvicinando rapidamente il momento in cui la Terra, come tutte le madri, avrebbe dovuto dire addio ai propri figli."

(da "2001: Odissea nello spazio" - 1968)


"Se qualcuno capisce il film alla prima visione, allora abbiamo fallito nel nostro intento."

Così disse uno dei più amati scrittori di fantascienza, Arthur Charles Clarke, nato centotre anni fa, il 16 dicembre del 1917, a Minehead in Inghilterra, a proposito del celebre film diretto da Stanley Kubrick.


Scritto negli anni 1964-1968 in contemporanea con la lavorazione dell’omonimo film e giunto sugli scaffali proprio mentre la pellicola usciva nelle sale, "2001: Odissea nello spazio" non ne è però la mera trasposizione letteraria, ma anzi le differenze tra le due opere sono molte: solo per dire, nel film non vi è traccia del cambiamento di rotta da Giove a Saturno dell'astronave Discovery, e questo a causa di difficoltà con gli effetti speciali di realizzare una versione credibile degli anelli di quel pianeta.

Non si tratta di un particolare da poco, perché proprio la mutata destinazione (e il segreto da mantenere sui reali motivi della stessa) causano la "follia" de computer di bordo Hal 9000, che nell'opera di Kubrick è abbastanza arbitraria.

Questo esempio è emblematico della distanza esistente tra i due stili narrativi, quello del regista e dello scrittore: il primo predilige i simbolismi e il procedere ellittico, il secondo sente il dovere di elaborare spiegazioni il più possibile plausibili per gli eventi che racconta.

Il plot del romanzo (ergo del film) deriva da numerosi dettagli disseminati in alcuni racconti di Arthur Clarke, soprattutto il celebre "La sentinella", scritto nel 1948 per un concorso della BBC e pubblicato nel 1951 (anche se poi Clarke evidenziò che quel racconto era solo uno spunto rispetto al lavoro fatto su "2001").

"2001: Odissea nello spazio" si distinse per essere pieno di intuizioni fulminanti e plausibili previsioni scientifiche (è stato scritto prima dell'allunaggio).

E grazie al successo planetario, sia del romanzo che del film, più volte, negli anni successivi, i veri protagonisti dell'esplorazione spaziale lo hanno citato o preso spunto, più o meno seriamente.

Clarke scrisse anche altri romanzi, tra cui diversi seguiti di "2001: Odissea nello spazio".

Interessato fortemente alla verosomiglianza scientifica, elemento caratterizzante di tutte le sue opere, l'autore è restato conosciuto anche per diversi altri suoi romanzi, e qui segnalo almeno "Incontro con Rama" ("Rendez-vous with Rama", 1973) , "La città e le stelle" ("The city and the stars", 1956) e alcuni suoi racconti, come gli splendidi "Spedizione di soccorso" ("Rescue party"), "La stella" ("The star"), "Gli anelli di Saturno" ("Saturn rising") o "I nove miliardi di nomi di Dio" ("The nine billions names of God"), scritti tra il 1951 e il 1964.


Arthur C. Clarke si è spento il 19 marzo del 2008.

A lui è dedicata la “fascia di Clarke”, il nome che è stato dato all’orbita geostazionaria in cui stanno i satelliti che usiamo per le comunicazioni: questo possibile utilizzo fu ipotizzato per la prima volta nel 1945 in un articolo scientifico scritto dallo stesso Clarke.


Qui trovate l'audiolibro di "2001: Odissea nello Spazio":


Buon ascolto!



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