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  • Immagine del redattorePasquale Frisenda

Attraversando il deserto dei Tartari

Aggiornamento: 28 mar


Album dedicato alla lavorazione del volume a fumetti tratto dal capolavoro di Dino Buzzati.

"Così una pagina lentamente si volta, si distende dalla parte opposta, aggiungendosi alle altre già finite. Per ora è solamente uno strato sottile, quelle che rimangono da leggere sono in confronto un mucchio inesauribile, ma è pur sempre un'altra pagina consumata, signor tenente, una porzione di vita." (da "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati) "Trascorreranno quindici anni prima che egli inizi a rendersi conto che il tempo è fuggito, prima che riesca ad individuare, a ritroso, perfino l'attimo esatto in cui la giovinezza gli è sfuggita di mano. La prima sera che fece le scale a un gradino per volta."

(da "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati) In questo album "in progress" presenterò varie immagini tratte dal progetto ora in lavorazione per l'adattamento a fumetti de "Il deserto dei Tartari", il romanzo di Dino Buzzati uscito nel 1940, che sarà edito dalla Sergio Bonelli Editore, scritto da Michele Medda e da me disegnato. Il volume uscirà entro il 2024 (appena ci sarà una data precisa, la comunicherò qui). "Il deserto dei Tartari" (di cui trovate QUI un audiolibro) è di sicuro uno dei lavori per cui Buzzati è giustamente ricordato tra i maggiori scrittori italiani del '900. E' il suo terzo romanzo, e viene pubblicato mentre l'Europa è sotto i colpi di una delle peggiori guerre affrontate dall'uomo. Il tema centrale della vicenda è quello della fuga del tempo e di come le illusioni possono diventare delle prigioni per l'esistenza di un individuo. Nel 1976, il regista Valerio Zurlini ne trasse un film, che pur se si concentra solo su alcune parti del romanzo, tralasciando quelle più oniriche e sognanti, risulta ancora oggi essere comunque una pellicola interessante, trovando nella sua regia asciutta, quasi teatrale, e nell'interpretazione del ricco cast di attori, che include Vittorio Gassman, Jacques Perrin, Philippe Noiret, Max Von Sydow e Giuliano Gemma, il suo punto di forza. Da segnalare è anche la bellissima e ispirata colonna sonora eseguita da Ennio Morricone (il brano qui riportato, che nel film accompagna Giovanni Drogo nel suo iniziale viaggio verso la Fortezza e che può essere anche il commento sonoro per questo album, si intitola "Il deserto come estasi"):

In un'intervista, lo scrittore, giornalista, pittore e in qualche forma anche fumettista bellunese affermò che lo spunto per il romanzo nacque "dalla monotona routine redazionale notturna che facevo a quei tempi al Corriere della Sera. In me si era radicata l'idea che quel tran tran dovesse andare avanti senza termine e che mi avrebbe consumato così inutilmente la vita. Fu un periodo pesante e monotono. I mesi passavano, passavano gli anni, e io mi chiedevo se le speranze, i sogni inevitabili di quando si è giovani, si sarebbero atrofizzati a poco a poco, se la grande occasione sarebbe arrivata o meno. È un sentimento comune, io penso, alla maggioranza degli uomini, soprattutto se incasellati nell'esistenza ad orario delle città. La trasposizione di questa idea in un mondo militare fantastico è stata per me quasi istintiva".

E' nel 1933 che Buzzati inizia il lavoro redazionale notturno nella sede del Corriere della Sera, e in quella dimensione lo scrittore comincia quindi a elaborare l'idea e a scrivere "Il deserto dei Tartari". Questo piccolo disegno del 2019, intitolato "1933 - Omaggio a Dino Buzzati", è una dedica a quel preciso momento:

Il post è invece aperto da "Verso Bastiani", in assoluto il primo disegno fatto per questo progetto, poi utilizzato dalla Sergio Bonelli Editore per presentare l'iniziativa all'edizione di Lucca Comics & Games del 2019 (come si vede in questo video al min. 1h e 50).


Qui di seguito altre immagini dal tavolo da disegno:






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